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Altare Maggiore e Cupola

Altare Maggiore
Cupola

 

L’altare, traslato nel 1828, dal Convento Santa Chiara di Napoli, è ricco di marmi pregiati ed è molto semplice; non presenta, infatti, alcun tipo di decorazione, eccetto due festoni negli scompartì laterali dell’ordine superiore e una specie di urna inglobata nel paliotto e appoggiata su zampe leonine.

Ai lati dell’altare maggiore, sono collocate due statue in marmo scolpito, alte circa 135 cm, delle quali non conosciamo l’autore. Sappiamo con certezza, invece, che furono donate, nel 1854, dal Sindaco dell’epoca, Giuseppe Blasi (in quell’anno, il sindaco Giuseppe Blasi fu sostituito, per ben due volte, in successione, da Sindaci facenti funzioni: Oronzo Tommasi e Nicola Andriani). Le due statue rappresentano la Fede e la Speranza.

Fede Altare Maggiore

 Speranza Altare Maggiore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La statua della Fede, collocata a sinistra di chi guarda l’altare, è vestita con una tunica, stretta in vita da una cintola, un lungo mantello, che si diparte dal capo; lo sguardo è rivolto verso il centro dell’altare maggiore. Nella mano sinistra reca il libro dei Vangeli e con la destra, levata in alto, regge un calice. Ai piedi, indossa semplici calzari. La statua collocata a destra, che rappresenta la Speranza, è vestita con un’ampia tonaca, con una cintola stretta in vita ed un lungo mantello, che dalle spalle cade fino ai piedi. Ha la mano sinistra appoggiata ad un’ancora, mentre la destra è posata sul petto. Lo sguardo è rivolto verso l’altare maggiore. Ai piedi, semplici calzari.

La tendenza di collocare sugli altari statue raffiguranti le Virtù teologali 0 coppie di Angeli tedofori è un fenomeno riscontrabile in molte chiese del Salente.

Le due statue, infatti, le ritroviamo riprodotte in cartapesta per l’altare della Chiesa di San Giovanni di Squinzano, opere delle quali non conosciamo l’artista che le ha realizzate. Sappiamo, invece, che la pratica di eseguire statuaria in cartapesta, imitante sculture in pietra, fu diffusa, all’inizio del Settecento, dallo scultore Cesare Penna, impegnato a realizzare statue in stucco per la chiesa di San Giovanni Battista a Parabita, la cattedrale di Alessano, la parrocchiale di Trepuzzi, la parrocchiale di Salve, la Cattedrale e la Chiesa della Natività della Vergine a Lecce.

All’incrocio della navata centrale col transetto é presente una cupola ellissoidale.

[ Credits ]

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